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lunedì 4 gennaio 2016

Professione baby-sitter - L'assicurazione

Mi capita, quando faccio i colloqui per un incarico di baby-sitter, di dover specificare di quale tipo di assicurazione stiamo parlando.
Specifico che per quanto riguarda la mia persona, io ho una mia assicurazione antinfortunistica.
L'assicurazione che Progetto Koala ha per l'attività di baby-sitter è un'assicurazione per salvaguardare i bimbi; specificando meglio, è per coprire gli eventuali infortuni che i bimbi  possono avere durante il periodo in cui stanno con me.
Questa assicurazione oltre a rassicurare i genitori per quanto riguarda il mio comportamento nei riguardi dei bambini, dovrebbe rassicurarli anche per quanto riguarda quello che eventualmente può accadere, indipendentemente dai miei comportamenti, ai bambini non solo mentre sono con me a casa loro, ma anche quando sono con me al parco, o in macchina durante un trasferimento, o presso la mia abitazione per qualche attività creativa.
Ho voluto un premio annuale abbastanza alto per poter avere la sicurezza di una copertura, per quanto la vita di un bimbo non abbia prezzo, abbastanza alta in caso di incidenti gravissimi.
Questa mia decisione, di avere una copertura assicurativa per i bimbi, è causata dal fatto che anche il più piccolo incidente che possa venire causato durante la mia presenza con i bambini è giusto che venga risarcito.
Colpa o non colpa, la baby-sitter, infatti, è responsabile della incolumità dei bimbi e trovo che sia gravissimo che ci siano persone che svolgono questa attività senza preoccuparsi minimamente di assicurare i bimbi che tengono.
La baby-sitter è, o dovrebbe per lo meno essere, una educatrice; ma è anche custode dei bimbi nei periodi in cui le vengono affidati.
Trovo gravissimo che questa attività venga svolta senza la consapevolezza di avere a che fare con dei piccoli uomini e delle piccole donne che hanno tutti i diritti di essere salvaguardati da incidenti, piccoli o grandi che siano.
Se un bambino si sbuccia il ginocchio andando sui pattini o in bicicletta, non è un fatto così grave da dover far subentrare l'assicurazione, in quanto sono attività che i bambini svolgono con la loro responsabilità; ma se un bambino piccolo, mentre prende la pappa si strozza con il cibo, oltre ad essere capaci di intervenire tempestivamente, occorre essere consapevoli che la propria incapacità all'intervento tempestivo, oltre alla fatalità, deve essere risarcita.
Per questo motivo se ci sono corsi di pronto intervento, occorre seguirli con attenzione: siamo responsabili delle vite che ci vengono consegnate, questo tutte le baby-sitter dovrebbero metterselo ben in mente.
Vedo troppo spesso baby-sitter, o che si spacciano tali, che continuano a fare le loro attività domestiche con i bambini a loro assegnati senza preoccuparsi di fare attività ludiche insieme; vedo comportamenti che non mi piacciono, di poco rispetto verso i bimbi.
Purtroppo l'attività di baby-sitter troppo spesso viene svolta da persone in attesa di altri lavori, come ripiego; inoltre, non avendo costi di assicurazione o di materiale o di benzina, molte chiedono un importo orario che fa concorrenza a chi, diversamente, ha costi più alti.
Non nascondo, infatti, che la mia tariffa oraria sia più alta di quella di altre baby-sitter.
Ma i costi che affronto, come assicurazione, benzina per i trasferimenti dei bambini, materiali per attività creative, oltre alla responsabilità che sento nei riguardi dei bambini, ritengo che debbano essere remunerati.
E' vero che la crisi obbliga le famiglie a tagliare i costi per la custodia dei bambini ma vi chiedo di riflettere su una cosa: per stirare le camice o per fare le pulizie di casa ci sono signore che chiedono 9/10 euro all'ora.
La vostra tranquillità e la vita dei vostri figli valgono meno?


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