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martedì 5 agosto 2014

Una Gemelli e due gemelle ... continua ...

I cambiamenti delle due gemelline proseguono a passi levati ed è veramente tenero notare come stia crescendo anche il rapporto fra loro due.
Questa mattina la giornata è iniziata svegliandole piano piano; avrebbero continuato a dormire, ma aprendo la porta e lasciando entrare nella loro cameretta i rumori della giornata, si sono svegliate. La prima ad aprire gli occhi è sempre Giulia, che è immediatamente "operativa"; Sara ci impiega sempre qualche minuto in più e protesta perché non vorrebbe alzarsi. Giulia, che era ormai fuori dal suo lettino, si è avvicinata al lettino della sorella a braccia alzate, chiamandola e facendo il gesto di prenderla lei in braccio.
La scena mi ha fatto sorridere ed ho chiesto a Giulia: "Vuoi prendere tu in braccio Sara?".
Giulia non si è per nulla scoraggiata ed ha insistito con le braccia alzate. E' stato molto carino ...
Quando sono molto stanche, si fronteggiano con una lotta "greco-romana" non sempre gentile ... però se una soccombe, l'altra le porge la manina per aiutarla a rialzarsi. Oggi Giulia ha capitombolato, rotolando su se stessa, per fortuna senza battere la testa; Sara le è andata vicina e le ha porto la manina mentre con l'altra le massaggiava la schiena.
Quando una tossisce, l'altra le dà le pacche sulla schiena come hanno visto che faccio io; poi si guardano come per dire: "tutto bene?".
Sara sta aumentando il suo vocabolario: ippo, palla, cacca, cocco ... riconosce tutti i versi degli animali e li imita. Giulia ha aggiunto: pappe, pepè (scarpe).
Anche Giulia riconosce i versi degli animali e li imita; ancora, però, ha difficoltà a mangiare con il cucchiaio, che spesso usa al contrario, mentre Sara padroneggia perfettamente sia cucchiaio che forchetta.
Giulia ancora assaggia tutto con la bocca, anche quello che non dovrebbe mangiare: "mangia" i dorsi dei libri, ogni tanto cerca di assaggiare un pezzo della sorella come questa mattina che cercava di masticare un alluce di Sara sul passeggino. Giulia è incuriosita dai bottoni, che sistematicamente sgancia e cerca di staccarli con quei dentini voraci. L'altro giorno ha cercato di staccare il naso, ricamato, del suo pelouche preferito ed è riuscita a staccare un occhio da una rana di pezza, cosa pericolosissima. Ho pensato che il pupazzo non fosse fatto a regola d'arte ed a prova di bambino ma, provando a staccare l'altro occhio, ho dovuto rinunciarci ... non so davvero come abbia fatto con i suoi dentini a staccarne uno.
I bambini sono imprevedibili, davvero!
Al parco, poiché è uscito il sole ed i prati erano, comunque, disponibili, le ho lasciate libere di scorazzare. Ovviamente, una va da una parte ed una dall'altra! A volte dicendo: "Qua, qua ..." come mamma anatra riesco a farmi seguire, altre volte ... devo desistere e devo seguire io loro. Non c'è problema, prendo il passeggino e via, alla rincorsa. Non amano camminare sull'erba, sentono il "fastidio" della rugiada, delle zolle di terra, ma sul sentiero vanno spedite. Occorre avere mille occhi perché Giulia raccoglie tutto quello che vede. Il pericolo è che metta in bocca quello che raccoglie. Il più delle volte, però, è per buttare via. Credo che siano consapevoli del fatto che in terra certe cose non dovrebbero esserci, come carte o rifiuti.
Sono attirate da cani, gatti, merli, farfalle ...fafalla ... dice Giulia e via a cantare "Farfallina bella bianca... " mentre loro imitano il gesto che io faccio del volo della farfalla.
"Co iè?" chiede Giulia ed allora ascoltiamo tutti i rumori: l'uomo che taglia l'erba ... e cerchiamo il taglia erba; le cicale che cantano ... i merli che fischiano ... i cani che abbaiano .. l'aereo ... l'automobile, i bimbi che giocano.
Sara ascolta e registra tutto, corrucciando le sopracciglia. Non è facile imparare a parlare usando i termini propri; uso pochissimo, anzi per nulla le parole onomatopeiche e se le uso è solo per far comprendere meglio la differenza tra il brum brum dell'automobile e quello della moto.
Anche il passeggino è brum brum poiché avendo un manubrio - volante ed essendo molto ingombrante lo guido come una automobile e loro si divertono alle mie manovre.
I suoni, le parole onomatopeiche, servono per entrare in comunicazione con i bimbi di questa età ma io non amo usarle e non uso parole storpiate.
Le canzoncine che cantiamo sono in italiano ed in francese, lingua che risulta molto dolce e le affascina molto. A Sara piace molto la canzone del "Leone addormentato" e la richiede facendo il ruggito del leone ed andando a prendere il leone del teatrino da infilare nel dito. Sara e Giulia oggi cantavano con me facendo il coro: uuuhhh, uuuu uiam!
Continua .....

 

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